Durante il lockdown uscivo solo alla sera, quando le strade erano vuote. Non c’erano persone e avevo tutto il tempo di osservare le piccole cose che incontravo nelle mie passeggiate.
Mi attraevano soprattutto i disegni e le forme che intravedevo con la mia immaginazione nelle pozzanghere o nelle macchie sull’asfalto e che a me parevano animali o personaggi di favole, dinosauri e principesse che popolavano luoghi attorno a me e che mi facevano viaggiare in mondi e avventure fantastiche.
Ho voluto fermarli nella mia memoria fotografandoli, ben sapendo che il sole del giorno dopo avrebbe asciugato le pozzanghere e dissolto con la luce le ombre della sera prima.