I mezzi pubblici sono come un guscio, ci trasportano da un punto all’altro tenendoci in una dimensione sospesa: siamo lì in attesa di raggiungere la nostra destinazione accanto a degli sconosciuti.
Allora i nostri pensieri corrono, i ricordi riaffiorano, i progetti si affollano mentre gli sguardi inseguono il paesaggio fuori dal finestrino, si soffermano sulle persone intorno a volte schivi, altre catturati, consapevoli di un filo che attraversa questi piccoli universi umani che si sfiorano.